Tratto da MotoML mailing list
subject: Misano piu' piano"Ma sei venuto col Gilera? Giri in
pista con quello?"
"Certo!" Credevano che scherzassi.
Tra gli sguardi divertiti degli astanti, salgo sul Nordwest. Pulsante start, il motore
borbotta bene. Giro di riscaldamento gomme, madonna quant'e' larga la pista, col Ducatone
mica mi sembrava cosi'.
Passo sul rettilineo e ho modo di distinguere le persone sul muretto dei box, qualcuno
saluta, e io rispondo. Curve Misano, pelo un poco il gas e mi fiondo nella prima senza
scalare, faccio anche la seconda in pieno e scalo in terza per il Carro. Pero', bella
piega, di sicuro la faccio piu' veloce che col Duca, poi metto subito quarta e quinta e
faccio tutta la serie del Carro a manetta, stando costantemente sul cordolo interno, tanto
non c'e' bisogno di allargare e cosi' faccio meno strada.
Il rettilineo non finisce piu', anche perche' oltre 6500 giri preferisco non andare, tanto
tra fare 160 o 170 all'ora non c'e' poi cosi' differenza. In compenso ho il tempo di
notare l'infermiere sull'ambulanza che sonnecchia annoiato (per fortuna...), leggo gli
striscioni pro-Chili e DiPillo ancora appesi alle reti, mi volto indietro due o tre volte
per controllare di non essere d'intralcio a qualche Shuttle in arrivo.
Appena prima del cartellone Megane (Gale?) sento lo spostamento d'aria dovuto a un CBR,
che pero' a quel punto deve aprire il paracadute di frenata. Io invece tengo tutto aperto
per un altro centinaio di metri e imposto la curva davanti (!). Quarta, e via bello
scorrevole dentro il Tramonto. Tengo il piedino un po' in fuori, e gratto tutto lo slider
(la saponetta no, che costa...), in uscita punto direttamente il cordolo della semicurva a
destra e ci salgo deliberatamente sopra "...per vedere di nascosto l'effetto che
fa...". Ganzo, raccatto pure un po' di terra e faccio una pseudoscodatina!
Eccoci alla Quercia, e' un po' in salita, e il mono da 558cc fa un po' fatica, ma mi gaso
a bestia lo stesso, entro rotondo ed esco largo, pronto per la esse. Nel cambio di
direzione dentro la variante Arena sono un missile (?), tanto che rigratto lo slider con
violenza e me lo perdo per strada.
Mi volto, c'e' il Bulletta con la sua verdona piena di cilindri e valvole, passi o no?
Boh, lo spazio c'e', io vo per la mia strada metto la quarta e mi esalto al tornantone
Rio. Le Dragon Corsa tengono a meraviglia, e complice anche la scarsa potenza del motore,
non riesco a farle scivolare. Ora ci penso io!
Alla variante del Parco, con l'asfalto bello nero, freno praticamente dentro la curva e
levo due marce di brutto... sguishhh... dietro si mette a bandiera, era l'ora, ganzifero!
Cerco di stare piu' stretto possibile a destra, piegando un po' di piu', e infatti...
sgrat, tocco con la pedana. Fulmineo cambio di direzione e via di nuovo verso l'ultimo
cordolo con la moto che va in qua e in la' mentre io canto "Guarda come
dondolo".
Di nuovo di fronte ai box, mi volto, il Bulletta e' ancora li' dietro che se la ride. Oh,
al prossimo giro ti faccio pagare il biglietto!
Franz (che se si va a Magione il Duca lo lascia a casa) |